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Marcello Aitiani

 

Castrovillari (Cosenza), 1951

Poetica

Una visione complessa attraversa l’attività artistica di Marcello Aitiani, pittore, musicista e saggista, autore di installazioni computerizzate, di opere ibride (pittoriche e tecnologiche), di opere permanenti in architetture e ambienti urbani. L’unitas multiplex è data dal suo sentimento musicale: «tutto è musica e armonia -scrive Aitiani -, consonanza che non esclude la dissonanza. La pittura è forma musicale della luce. Tuttavia, per evitare disastri come quello ambientale e culturale che stiamo vivendo, è bene che fra le arti come tra gli enti della natura i confini siano aperti ma non spariscano. Confini come zone intermedie di confluenze anche caotiche, dove possono esplodere innovative energie creative».

È una visione che si è arricchita nel corso del tempo anche grazie al dialogo con vari artisti e musicisti, con poeti e saggisti come Mario Luzi e Antonio Prete e con studiosi di altre discipline, come i filosofi della scienza Mauro Ceruti e Silvano Tagliagambe, il chimico-fisico e ambientalista Enzo Tiezzi, l’astrofisico Filippo Martelli.

Formazione

Nato nel 1951 a Castrovillari (Cosenza), la sua formazione si svolge a Siena, dove si trasferisce fin dall’infanzia. Fin da giovanissimo, pratica la pittura e inizia lo studio della musica sotto la guida della pianista e musicologa Miriam Donadoni Omodeo presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali Rinaldo Franci. Compie gli studi classici e si laurea in Giurisprudenza, pur se molto interessato anche agli studi di architettura e letteratura. «La giurisprudenza – scrive Aitiani – mi attirava per il tema della giustizia; l’architettura per quello degli spazi della vita degli uomini; entrambe le discipline sono legate e armonizzate nella radice di una piena umanità, che l’arte può esprimere». 

Percorso artistico

Nel clima turbolento della fine degli anni ’60 Aitiani avverte la frizione tra la sua formazione umanistica e la crescente spinta dell’industria culturale anche musicale, che sperimenta acquisendo esperienze fonologiche in studi di registrazione, collaborando con l’editore e produttore Giancarlo Lucariello, pubblicando lavori prog rock e brani per interpreti, tra cui Alice, partecipando come strumentista a numerose tournée in Italia e all’estero. Dal 1978, ritenendo esaurita quest’esperienza, prosegue la sperimentazione di altre forme musicali, si concentra intensamente sulla pittura e, più in generale, sulla visualità, talvolta in connessione con il suono e con la parola poetica. Il suo percorso si è così svolto secondo tre linee, spesso fra loro intrecciate:

Opere pittoriche

Opere pittoriche nelle quali la musica è suggerita per analogie compositive ed evocative, oppure per la presenza di scritture letterarie e musicali (di grafia tradizionale o nuova), talvolta anche eseguibili ed eseguite. In questo contesto ha preso parte a esposizioni e iniziative culturali con i protagonisti della Poesia visiva e con artisti come Luciano Caruso, Mikhail Koulakov o Giuseppe Chiari; relazioni coltivate negli anni anche con figure della musica d’arte fiorentina, come Albert Mayr, Pietro Gossi, Daniele Lombardi, Giancarlo Cardini. 

Interventi urbani

Interventi e opere nell’organismo urbano, che implicano la forma artistica nella temporalizzazione dello spazio vissuto (analogamente a quanto avviene nella fruizione della musica). Talvolta in collaborazione con studi di architettura (Gert Grosfeld – GSG Architecten, Apeldoorn, Paesi Bassi; Pica Ciamarra Associati, Napoli; Laboratorio d’Architettura-Luca Giannini, Siena), ha elaborato progetti per interventi artistici e realizzato opere permanenti in edifici e luoghi urbani in Italia e all’estero, tra le quali: il Iridescenze (2003), rosone del Duomo di San Gimignano; le sculture e vetrate (2008 e 2009) per il nuovo complesso abbaziale di Koningsoord, in Arnhem (Paesi Bassi). 

Ha condiviso l’implementazione di opere collettive permanenti con numerosi altri artisti, quali Pietro Cascella, Daniel Milhaud, Mauro Berrettini, Cordelia von den Steinen, Joe Tilson, Yasuda Kan, Gio’ Pomodoro, Venturino Venturi; tra queste, nel 2005, Sedili di pietra per la nuova Piazza Garibaldi in Pontedera – Pisa. Con tali scultori ha anche preso parte a vari eventi espositivi, come L’arte nella città, Triennale di Milano 1997. 

Ha inoltre realizzato interventi di Public Art, nel quadro di una visione sistemica ed ecologica. Tra questi: il progetto Tessere per la felicità con il percorso espositivo Pluriversi, Complesso Monumentale di San Domenico in Prato (2018-2019); Lasciarsi attraversare dalla natura, percorsi immersivi nell’arte, nella natura e nella musica (direzione di Piero A. Grazzini), Certosa di Pontignano, Siena 2004; Spirale di vita vermiglia, progetto con implicazioni anche tecnologico-musicali per la nuova piazza di Fuorigrotta del Team Pica Ciamarra Associati, Napoli 1992.

Opere ibride

Opere ibride: pittorico-musicali e tecnologiche. A partire dal 1984, Aitiani estende il suo interesse al nascente fenomeno delle nuove tecnologie digitali. Tra le varie opere realizzate: Esse (Cuma 1988) e Nave di luce: arte, musica telematica (Firenze-Siena, 1990; Firenze-Genova, 1991. 

La Nave di luce è articolata in molteplici singolarità oggettuali e digitali, visive e musicali, in presenza e a distanza, svolgendosi simultaneamente in tre luoghi di due diverse città con trasmissione ed elaborazioni in tempo reale di immagini e di musiche per coro, dal gregoriano alla loro trasformazione digitale, ed esecuzione all’organo. L’implementazione informatica è stata sviluppata presso la Divisione Musicologica del CNUCE/C.N.R., Conservatorio di Musica “L. Cherubini” di Firenze, con il coordinamento di Francesco Giomi. 

Luoghi

Sue opere sono state presentate in numerosi luoghi, istituzioni, musei e gallerie: 

Studio-Fondazione Morra, Napoli; Sala del Mappamondo, Magazzini del Sale e S. Maria della Scala in Siena; Columbia University, New York; City Art Gallery, Sofia; Triennale di Milano; mart, Rovereto; Museo Novecento, Firenze; Centro Luigi Pecci, Prato; Museo Nacional de Belles Artes, Buenos Aires Galleria Inquadrature, Firenze; Centre d’Expositions e Congrès d’Amiens (Francia); Museu de Arte Moderna, Rio de Janeiro; Spazio Arti Contemporanee del Broletto, Pavia; Logge Vasari, Arezzo; Palazzo Vecchio, Firenze; Palazzo Ducale, Mantova; International Jewellery, Tokyo; Corte degli Spedalinghi, Pisa; Piazza S. Croce, Biblioteca Nazionale Centrale, Sottochiesa della SS Annunziata, Firenze; Spazio Ansaldo, Galleria Arte Struktura, Avida Dollars, Noa-Spazio e forme, Milano; Gamc, Viareggio; CAMeC La Spezia; Complesso Monumentale di San Domenico, Prato; etc. 

Docenze

Dal 2001 al 2007 è stato docente a contratto di Educazione all’immagine presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Cagliari; di Semiotica presso la Facoltà di Architettura di Firenze; ha tenuto corsi integrativi relativi alla cattedra di Psicologia ambientale presso la Facoltà di Psicologia di Firenze. Negli anni accademici 89-90, 90-91, 93-94 ha tenuto seminari presso il Dipartimento di Archeologia e Storia dell’Arte dell’Università di Siena nell’ambito del corso di Storia dell’Arte Contemporanea (prof. Enrico Crispolti) e presso la Scuola di Specializzazione.

Incarichi

Dal 2003 al 2008 è stato il curatore della Collana “Ricerca Trasferimento Innovazione” del Settore delle Politiche Regionali dell’Innovazione e della Ricerca; nel 1996 è stato nominato membro della Direzione tecnica del Progetto Innovazione Formale per il coordinamento e la direzione scientifica della Rete Regionale dell’Innovazione Formale; ha collaborato attivamente al gruppo di lavoro istituito dalla Giunta regionale per il Polo regionale per le tecnologie avanzate multimediali (1993); dal 1989 al 1992 è stato membro del Comitato tecnico di esperti per la “Mostra internazionale del libro d’arte – DIPLO” di Firenze. È stato il curatore di convegni e vi ha preso parte come relatore; ha partecipato alla fondazione e redazione di riviste d’arte (come, “Kiliagono”, edita in Milano da V. Scheiwiller). Ha realizzato libri-oggetto e pubblicato libri, saggi e numerosi articoli; tra i più recenti: L’arte della “relianza”, in Cento Edgar Morin, a cura di Mauro Ceruti, Mimesis 2021.

 

CATALOGO DELLE COMPOSIZIONI

BIBLIOGRAFIA