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Chi Siamo

CENTRO STUDI LUIGI DALLAPICCOLA

La nascita del Centro Studi è legata a più fattori: la presenza a Firenze di uno dei più grandi personaggi della cultura musicale del Novecento, Luigi Dallapiccola, di cui la città ha accolto già un Fondo Archivistico all’Archivio Contemporaneo “Alessandro Bonsanti” del Gabinetto Vieusseux (1976) e un secondo Fondo Librario alla Biblioteca Nazionale Centrale (1983). Significativo inoltre il rapporto fra Dallapiccola e il Maggio Musicale Fiorentino: le sue composizioni sono presenti già dalla prima edizione del Festival (1933), ininterrottamente ogni anno per circa 60 anni. Attività rilevanti ma rivolte al passato. Dal Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”, dove Dallapiccola è stato dapprima studente (1923-1931) e poi docente (1931-1967) per quarantaquattro anni complessivi, è nata la spinta per un Centro Studi che guardasse al futuro e fosse utile al lavoro dei migliori studenti in esso attivi. Nella Sala Dallapiccola del Conservatorio inizia ad aver vita dunque il Centro Studi dal 2017.

Il Centro Studi Luigi Dallapiccola nasce formalmente a Palazzo Vecchio venerdì 28 aprile 2017, in occasione di un evento del Maggio Musicale Fiorentino finalizzato alla presentazione del volume di Mario Ruffini Luigi Dallapiccola e le Arti figurative (Marsilio Editori).

Il Centro Studi ha sede a Firenze presso il Conservatorio Statale di Musica “Luigi Cherubini”. Fondatore e presidente è Mario Ruffini, che ha dedicato tutta la sua vita di musicista e musicologo allo studio di Luigi Dallapiccola e alla diffusione della sua musica e delle sue opere. Il Centro Studi si propone di raccogliere le partiture di tutte le opere e le diverse incisioni, disegni, pubblicazioni e studi sul compositore-istriano fiorentino nonché sugli autori del Novecento a Firenze. Si propone altresì di diffondere l’opera di Dallapiccola (unitamente a quella dei compositori del Novecento Fiorentino) e la sua concezione etica della musica attraverso seminari, conferenze, concerti, collaborando con il Conservatorio per una sinergia didattica con gli studenti che avranno così a disposizione tutti gli strumenti per approfondire la conoscenza di Dallapiccola e degli altri compositori fiorentini del secolo scorso.

Il Centro Studi era nato, informalmente, già dal 2004, in cui ricorreva il primo centenario della nascita del compositore istriano-fiorentino, e si forma tutta nel contesto del Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini”. Tutto ha origine nel 1967, quando Dallapiccola, nel lasciare per limiti di età il proprio incarico di professore, scrive al Ministero proponendo che la propria Classe di lettura della partitura fosse assegnata a un suo meritorio studente, diventando così una sorta di Classe Dallapiccola. Il Ministero accoglie la proposta e nomina Romano Pezzati. Nel 1977 Mario Ruffini arriva a Firenze per studiare composizione nella Classe di Carlo Prosperi, uno dei principali allievi di Dallapiccola, e consegue il Diploma di Composizione nel 1985, con una scena lirica tutta di marca dallapiccoliana: Ulisse in Ade. Dal 1980, grazie a Prosperi, inizia la frequentazione di Mario Ruffini con Laura Dallapiccola, dalla quale riceverà un importante lascito testamentario nel 1995. Nel 2002 viene pubblicato dalla Suvini Zerboni di Milano il volume L’opera di Luigi Dallapiccola. Catalogo Ragionato, pietra miliare per la conoscenza sistematica del compositore. Nel 2004, andando in quiescenza, Romano Pezzati scrive anche lui al Ministero proponendo Mario Ruffini come la persona più adeguata a ricevere in “eredità” la conduzione della Classe Dallapiccola. La proposta, pur essendo stata accolta dal Ministero con entusiasmo e con una formale risposta positiva, non va però in porto per ragioni di varia natura. La direzione del Conservatorio “Cherubini”, che aveva fatto da tramite fra il maestro Pezzati e il Ministero, propone allora la creazione di un Centro Studi Luigi Dallapiccola, ma i tempi non erano ancora maturi, e il progetto rimane silente per alcuni anni fino al 2017 quando, sull’onda della pubblicazione del volume Luigi Dallapiccola e le Arti figurative, Paolo Zampini, da direttore del Conservatorio, accoglie la rinnovata richiesta di Mario Ruffini e si creano dunque le condizioni per la nascita formale del Centro Studi Luigi Dallapiccola.

Da allora sono stati portati avanti l’impegno di far conoscere la musica dallapiccoliana e quella dei compositori fiorentini del Novecento, non solo al pubblico specialistico ma anche alla città di Firenze in generale, con una speciale attenzione verso gli studenti di musica e in particolare a quelli del Conservatorio “Luigi Cherubini”, dove ha sede il Centro Studi.

L’intero Novecento Fiorentino, con al centro Dallapiccola, diventa il fulcro degli interessi del Centro Studi, archivistici, documentali ed esecutivi. Accanto al nome del compositore istriano-fiorentino a cui è intitolato il Centro Studi, vi sono quelli della Schola Fiorentina (Bruno Bartolozzi, Arrigo Benvenuti, Sylvano Bussotti, Alvaro Company, Carlo Prosperi, Reginald Smith-Brindle), nonché quelli di Mario Castelnuovo-Tedesco, Giancarlo Cardini, Ugalberto de Angelis, Roberto Fabbriciani, Daniele Lombardi, Roberto Lupi, Romano Pezzati, Bruno Rigacci, Claudio Boncompagni.

Con le rassegne Dallapiccola torna in città e Dallapiccola Days, realizzate per il Festival del Maggio Musicale Fiorentino 2018 e 2019, abbiamo ampiamente indirizzato verso questo territorio la nostra attenzione, che portiamo avanti anche nella raccolta di documenti archivistici e nella catalogazione di partiture e documenti audio-video di tutti quei compositori.

Tali rassegne hanno portato il Centro Studi a coordinare, insieme al Teatro del Maggio Musicale e al Conservatorio “Cherubini”, le più importanti istituzioni culturali della città nel nome di Dallapiccola. Fra esse ricordiamo

  • Aeronautica Militare
  • Accademia delle Arti del Disegno
  • Basilica di San Miniato al Monte
  • Biblioteca Nazionale Centrale
  • Casa Circondariale di Sollicciano
  • Comunità Ebraica
  • Gabinetto G.P. Vieusseux
  • Istituto degli Innocenti
  • Istituto Francese
  • Lyceum Club Internazionale
  • Società Canottieri
  • Università degli Studi

 

Tale attività ha coinvolto un numero altissimo di esecutori, duecento fra studenti del Conservatorio e professionisti, portando alla luce un patrimonio musicale fin qui quasi sconosciuto al grande pubblico e riscuotendo un successo inaspettato.

Firenze ha scoperto di essere Dallapiccola, nondimeno da come Bayreuth è Wagner, Milano è Verdi, Salisburgo è Mozart, Bologna è Lucio Dalla, Liverpool è i Beatles. Di ciò il capoluogo toscano comincia a prendere progressivamente coscienza e conoscenza, e il Centro Studi Luigi Dallapiccola diventa via via un motore propulsivo per la scoperta sempre più approfondita di quell’inesauribile patrimonio politico e culturale che i compositori fiorentini, guidati dalla stella polare di Dallapiccola, hanno rappresentato per il Novecento musicale italiano ed europeo. Ecco perché Dallapiccola è Firenze: perché Dallapiccola è la nostra storia. Dallapiccola siamo noi.

Si sono pertanto create le condizioni per la nascita dell’Archivio per la Musica del Novecento a Firenze. Proprio le rassegne Dallapiccola torna in città (Maggio Musicale 2018) e Dallapiccola Days (Maggio Musicale 2019) hanno manifestato la necessità di ordinare, catalogare e rendere fruibile tutto il grande patrimonio musicale prodotto a Firenze nel ’900 dai compositori che hanno operato in città nel corso del secolo, da Dallapiccola in poi.

Il Centro Studi Luigi Dallapiccola, nato anche con questo scopo, e ricco di un lascito testamentario di Laura Dallapiccola, di concerto con il Conservatorio “Cherubini”, ha dunque iniziato ad attivare nella Sala Dallapiccola dello stesso Conservatorio l’Archivio per la Musica del Novecento a Firenze, che riguarda tutti i compositori, fiorentini e non, vissuti a Firenze nel secolo scorso da Dallapiccola in poi. La finalità è quella di elaborare per ciascuno di essi un catalogo delle opere, raccogliere tutte le partiture, rendere immediatamente ascoltabili ciascuno dei brani musicali da essi composti.

I compositori su cui è focalizzata l’attenzione per una esaustiva documentazione sono Luigi Dallapiccola e i compositori della cosiddetta “Schola Fiorentina”, Carlo Prosperi, in primis, e poi Bruno Bartolozzi, Arrigo Benvenuti, Sylvano Bussotti, Alvaro Company, Reginald Smith-Brindle. A essi si aggiungono Romano Pezzati, e poi ancora Mario Castelnuovo-Tedesco, Ugalberto de Angelis, Claudio José Boncompagni, Giancarlo Cardini, Roberto Fabbriciani, Daniele Lombardi, Riccardo A. Luciani, Roberto Lupi, Romano Pezzati, Bruno Rigacci, Claudio Boncompagni. Intorno a essi nasce l’Archivio per la Musica del Novecento a Firenze.

Il Conservatorio di Musica “Luigi Cherubini” ha già al suo interno una delle Biblioteche musicali più importanti ricche del mondo, che però non arriva al grande patrimonio del Novecento, e specificamente del Novecento Fiorentino. L’iniziativa del Centro Studi assolve pertanto a un compito storico ineludibile: quello di completare la documentazione relativa alla storia musicale del Novecento Fiorentino.

Catalogazione di tutte le composizioni dei compositori fiorentini del Novecento, raccolta delle singole partiture, in formato cartaceo e digitale, raccolta degli audio/video di ciascuna composizione, raccolta di documenti relativi a ciascun compositore, fruibilità immediata da parte di tutti gli studenti del Conservatorio e di tutti gli studiosi, musicologhi o musicisti, interessati. Il lavoro di catalogazione e raccolta relativa a Luigi Dallapiccola e a Carlo Prosperi è già in fase avanzata.

Tutto il lavoro si innesta dunque nel già attivo e ricchissimo patrimonio del Conservatorio “Luigi Cherubini”, e va a interagire con gli altri settori già presenti al suo interno come la Biblioteca, l’Archivio, il Mart-Lab e il Dipartimento Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali.

L’attivazione di alcune borse di studio, grazie ai finanziamenti della Fondazione CR Firenze, consentirà di acquisire le migliori forze giovanili del Conservatorio Cherubini, costituendo così un ponte fra attività di studio e attività professionale attiva.

Mai prima d’ora si era vista una intera città, con gran parte delle proprie istituzioni, partecipare collettivamente al ricordo di un compositore che, avendo vissuto in prima persona tutti i drammi del Novecento, rappresenta la coscienza critica di una città, di un’epoca, di un secolo.